Un giorno alla mia porta/l’amore mi bussò/mi chiese di entrare/ed io lo lasciai.Era gentile è bello/cortese e geniale/la sedia lui mi chiese/voleva solo parlare.I suoi occhi grandi/la bocca profumata…/ho capito presto/che mi ero innamorata.Lui mi parlava piano/guardandomi negli occhi/“sei tu la mia scelta,/io voglio che tu giochi.E tutto solo un gioco,/semplice e chiaro/non puoi giocare ovunque/perché è un gioco raro.”Così io son’cascata,/veloce ho imparato/le regole del gioco…/però lui ha barato.E poi ho accettato/senza pensare troppo/che se finisce il gioco/c’e Sempre anche un DOPO.