LEI

Era il crepuscolo. Le tende continuavano ad agitarsi per il vento,l’orologio batteva le otto di sera e lui aspettava nella sua stanza, davanti alla finestra a sentire il vento sul viso,vento che faceva soffiare le tende al interno verso il letto. Le campanelle di cristallo risuonarono, e il suo sguardo interrogativo sulla porta che si apriva era pieno di domande. Una luce soffusa entrava nella stanza, insieme a LEI ,la donna dei suoi sogni. LEI arrivò dopo un’eternità. Prese la sua mano e con un bacio sul collo la fece ridere e scuotere la testa. Così ricordò tutta la sua vita,in una sferzata di memorie. “Ti amo” li disse è lì strinse forte la mano. “Se resti,sarai il perno della nostra esistenza . Devo lasciarti andare e sperare che ritornerai “. E LEI si voltò verso l’uscita, un ultimo sguardo pieno di candore e un addio difficile da pronunciare, con addosso soltanto i raggi tardi e il clima è nel buio della stanza alla fine LEI disse:”Non posso ” e uscì senza voltarsi. Ma lui riuscì solo a sedersi sul letto, lasciando che le lacrime li rigassero le guance.