Nella forma imperfetta del ricordo
si contempla il mio riposo
e mi spoglio di tutte le gioie
vissute o desiderate
a fior di pelle.
La storia dell’anima è finita.
Mai più, mai.
Le parole scavate con le unghie nel cuore
e la bocca assetata da un vortice infinito.
Il dolore tormenta l’anima infelice
e la voragine risucchia la vita.
Il prossimo tuo sei te stesso
come un ombra che graffia i nostri volti
che li abbiamo talmente rimossi,
che sono spariti per sempre.

